top of page

Molise 3/136 – Capracotta

Aggiornamento: 12 apr 2022

Ah, Capracotta… Il paese col record mondiale di quantità di neve caduta in 24 ore, ben 2 metri e mezzo! “Torna a vederla con la neve” mi dicono, ma a me è sembrata bella anche così.



Dunque, siamo in un paese di 800 abitanti a 1421 metri sul livello del mare. Il nome fa ridere, soprattutto se associato alla tradizione fondamentale, la Pezzata, sagra a base di carne di pecora. Ma l’origine del nome è ben più altisonante, anzi alti-tonante: è un riferimento al capro sacrificato dai Longobardi, fondatori del villaggio, al marvelliano dio Thor. Figata.



Meraviglie naturalistiche – l’enorme Prato gentile, il curatissimo Giardino della flora appenninica, ecc. – a parte, due cose stupiscono di Capracotta: come un paese sia risorto dalle ceneri (interamente raso al suolo dai tedeschi in ritirata – e tra le vittime la torre dell’orologio, il monumento forse più antico, oggi un murales –, poi ricostruito con cura) e quella pavimentazione che porca miseria manco al Campidoglio a Roma! Cioè: volute e ghirigori, elementi geometrici e trionfi paramosaicali di sampietrini variopinti a decorare ogni strada, angolo, pertugio, finanche il classico vicolo cieco di paese, quello che finisce dentro la casa di qualche vecchio solo che manco c’ha l’acqua corrente. È un paese che si dà un tono, perché può darselo. È località sciistica prediletta pei ricconi romani. Diciamo che i soldi non mancano in città. Beati loro.



Segnalo sedie appese ai muri, cavalli giocattolo in carrozzina, angoli per il ristoro pensati egregiamente, con vecchie sedie, panche e bancali, la pulizia, la doppia chiesa settecentesca di Santa Maria in Cielo Assunta e del patrono San Sebastiano (dico “doppia” perché ha due ambienti attigui e collegati che sono letteralmente due chiese diverse: mai vista ‘na cosa del genere), il panorama ovviamente mozzafiato e tanto altro. È già pomeriggio inoltrato, si riparte, casa.



29 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page